Quanto costano le gomme da motogp?

Il motomondiale negli ultimi anni ha rappresentato una delle forme di intrattenimento più interessanti per gli appassionati di motori. La categoria più importante, la MotoGP, ancora oggi attrae milioni di spettatori davanti allo schermo, tra velocità impensabili su strada e tecnologie sempre più all'avanguardia. 

Quanto costano le gomme da MotoGP e quali sono i brand che le realizzano. 

Noi di Pneuslove sul nostro sito web vendiamo una gamma molto vasta di gomme per moto e auto non solo dei marchi che si legano alla MotoGP, ma anche a tanti altri altrettanto importanti.

Che gomme si usano in MotoGP?

Attualmente i piloti di MotoGP utilizzano pneumatici forniti da Michelin, ma l'azienda propone alle case motociclistiche due tipi di gomme: Michelin Power Slick e Michelin Power Rain. Gli pneumatici Power Slick vengono utilizzati per i gran premi su asciutto e ogni pilota può scegliere tra 28 gomme slick per singola gara, nello specifico le gomme sono suddivise in 13 posteriori e 15 anteriori. Le gomme anteriori come le posteriori sono a loro volta disponibili in mescole hard, medium e soft.

La tipologia Power Rain invece, viene utilizzata quando le condizioni della pista sono bagnate, infatti, tali pneumatici vengono progettati per garantire il miglior grip possibile sotto la pioggia. Le soluzioni Power Slick vengono monitorate con una pressione di 1.9 bar e 1.7 bar rispettivamente per le gomme anteriori e posteriori.

Le gomme Michelin usate per le gare di MotoGP si differenziano dagli pneumatici tradizionali non solo per le specifiche appena elencate, ma anche per le misure. Infatti, sia le Power Slick che le Power Rain hanno misure pari a 12/60-17 per l'anteriore e 20/69-17 per la gomma posteriore. Nello specifico il primo valore, 12 o 20, identifica la larghezza del battistrada in centimetri e non in millimetri, mentre il secondo valore, 60 o 69, indica il diametro esterno espresso in centimetri e non la spalla dello pneumatico. Infine, il terzo valore, 17, rappresenta il diametro del cerchio non in centimetri ma in pollici, come nella misurazione tradizionale delle gomme su moto da strada.

Nel corso degli anni la stessa Michelin ha migliorato i suoi set di gomme, introducendo nuove tecnologie e mescole avanzate. Nel 2024, rispetto al 2023, tantissimi piloti hanno potuto provare gomme Michelin più performanti, con soluzioni affidabili sia per la ruote anteriori che per quelle posteriori. Negli ultimi anni Michelin sta sperimentando diversi metodi di produzione e composizione degli pneumatici, adattando le proprie tecnologie allo stile dei piloti e alle loro esigenze su pista. 

Ampliando il campo di analisi, un passo in avanti enorme è stato effettuato per gli pneumatici anteriori, considerando soprattutto l'innovazione nella miscelazione. Le nuove mescole, infatti, grazie a un processo di miscelazione conferiscono alle gomme una maggiore rigidità rispetto alla stagione precedente, consentendo una migliore risposta alle sollecitazioni sull'avantreno. Sebbene non tutti i piloti riescano a adattarsi ancora oggi a una maggiore rigidità, le performance migliorano notevolmente, soprattutto per i piloti che preferiscono sollecitare meno l'avantreno. 

Anche le moto che tendono a sforzare troppo tale componente riescono a gestire meglio i carichi e a beneficiare di una maggiore stabilità generale. Ma non solo gli pneumatici anteriori hanno evidenziato un enorme cambiamento nella MotoGP, anche le gomme posteriori hanno introdotto tecnologie avanzate fino a questo momento non ancora al massimo delle loro potenzialità. 

Michelin ha introdotto soluzioni innovative non solo nelle componenti fisiche delle gomme, ma anche nelle tecniche di mixing. L'azienda ha lo scopo di garantire ai piloti una maggiore costanza di prestazioni, riducendone l'usura durante la gara. In questo modo vi è la possibilità di sfruttare un'esperienza di guida sicura e più stabile. 

Se è pur vero che Michelin si sta impegnando molto nella ricerca e sviluppo di gomme performanti, votate soprattutto a una maggiore stabilità e rigidità, è altrettanto significativo l'impegno verso gomme "Verdi" per gare più sostenibili ecologicamente. L'azienda già da diversi anni sta sviluppando soluzioni che abbinano attenzione all'ambiente ed efficienza tecnologica. 

Le gare nel 2023 hanno subito misure restrittive votate alla riduzione di gomme durante il weekend di gara, che anche nel 2024 sono state confermate con il benestare delle case motociclistiche. Un numero inferiore di gomme usate durante il fine settimane equivale a meno materie prime sprecate, incidendo non solo sul costo delle stesse, ma anche sul trasporto e i rifiuti da gestire. 

Un approccio di questo genere, sebbene possa sembrare limitante per le moto in gara, in realtà consente comunque di mantenere alte le prestazioni, contribuendo a uno sport internazionale responsabile e sempre più sostenibile. In futuro potrebbero essere utilizzati materiali altamente riciclabili, fornendo ai piloti soluzioni altrettanto performanti e più facili da riutilizzare in futuro dopo lavorazioni dedicate.

 

Focalizzando l'attenzione per l'anno 2024, Michelin per la stagione corrente offrirà ai piloti tre mescole di gomma sia per le ruote anteriori che posteriori: hard, medium e soft. Con variazioni di sette opzioni che garantiscono una mescola più dura o più morbida a seconda dell'asfalto su cui si andrà a gareggiare. Infatti, è proprio il circuito a determinare quale sia la mescola migliore, oltre ovviamente alle condizioni meteorologiche. Nel 2023 tutti i piloti potevano sfruttare 15 gomme anteriori e 12 posteriori in ogni fine settimana di gara. Nello specifico, quando vi sono condizioni di bagnato, il set a disposizione si compone di 7 pneumatici posteriori e 6 anteriori, con una mescola medium oppure hard. Tali soluzioni consentivano agli ingegneri e ai piloti di variare molto non solo sullo stile di guida, ma anche sulla varietà di tecnologie a disposizione, pianificando una strategia efficace per la qualifica e la gara. 

Quanto costano gli pneumatici da MotoGP?

Le tecnologie usate e i progetti specializzati rendono di fatto le gomme da MotoGP una soluzione altamente costosa. Sia Michelin che le case motociclistiche non rendono pubbliche le informazioni sui costi degli pneumatici utilizzati in gara, poiché è la stessa Michelin a inviare i prodotti dopo un accordo di fornitura esclusiva. Si può però effettuare una stima sul costo di produzione per singola gomma, che può variare da 500-1000 euro; valori indicativi che non rispecchiano il reale costo di mercato del prodotto.

Quanti pneumatici vengono utilizzati durante un weekend di gara?

Per quanto il numero degli pneumatici non sia trascurabile, come evidenziato in precedenza, nel 2024 i piloti possono utilizzare un totale di 10 gomme anteriori e 12 nel fine settimana. Con le nuove disposizioni, l'azienda è riuscita a ridurre di oltre 1400 unità durante la stagione, ottimizzando le scorte e tutelando l'ambiente, oltre che i costi di gestione per logistica e produzione. 

Quanto spende un team MotoGP per le gomme in una stagione?

I team stabiliscono con Michelin contratti per la fornitura delle gomme durante la stagione e nel corso di un campionato intero vengono installati tanti treni di gomme. In specifici gran premi vengono inviati pneumatici con caratteristiche definite al fine di garantire le prestazioni migliori ai piloti; ciò si traduce, quindi, in una variazione di costi a seconda della gara da svolgere. 

Oltre al fattore "gara" è altrettanto importante considerare il costo di produzione e le spese di progettazione. Lo sviluppo e ricerca Michelin è parte rilevante dell'investimento, e considerando tutte queste componenti, si stima un valore di oltre 1.2 milioni di euro a stagione, includendo il personale tecnico di assistenza. 

Quanto pesano in media le moto di MotoGP?

Una versione aggiornata di moto per la MotoGP ha un peso minimo di circa 157 Kg; sviluppare una moto con un peso inferiore comporta una violazione dei requisiti tecnici e l'annessa squalifica. I limiti però non comprendono il pilota, condizione invece presente in Moto3 e Moto2. 

In MotoGP non è inserito il peso del pilota poiché le moto sono sufficientemente potenti da non riscontrare nessuna limitazione, a differenza delle classi inferiori dove anche pochi chilogrammi possono incidere negativamente su velocità e frenata.