Quando si osserva uno pneumatico per auto non è sempre facile capire il significato di lettere e numeri. Anche i più esperti e appassionati di automobilismo e motociclismo spesso cadono in errori banali nel decifrare le sigle sulle gomme del proprio mezzo di trasporto.
Chi guida una vettura oppure una motocicletta ha il dovere di proteggere se stesso e gli altri, e le gomme ricoprono un ruolo assolutamente cruciale.
Noi di Pneuslove conosciamo molto bene l'importanza di equipaggiare l'automobile e la moto con gli pneumatici giusti, la scelta migliore può fare la differenza sia per la sicurezza che per la durata degli stessi.
In questa guida cercheremo di capire cosa significano le lettere R, D e B, marcature delle gomme che permettono in pochi secondi di comprendere con precisione la struttura e anche alcune caratteristiche tecniche.
Cos’è la marcatura degli pneumatici e cosa indicano le sigle?
Prima di esaminare nel dettaglio il significato delle lettere R, D e B, è necessario comprendere cosa sia la marcatura degli pneumatici.
Quando si utilizza questa espressione si identifica una sorta di carta d'identità per ogni gomma dell'automobile o della moto; infatti, il codice alfanumerico contiene informazioni essenziali che consentono di conoscere le specifiche tecniche dello pneumatico, dalle sue dimensioni alla struttura interna.
Riuscire a capire queste sigle significa non solo avere il massimo controllo su ciò che si sta acquistando e installando sul proprio veicolo, ma anche definire dei parametri di sicurezza indispensabili per assicurarsi prestazioni ottimali in ogni condizione atmosferica. Grazie alla marcatura si possono ottenere dettagli puntuali su come lo pneumatico interagisce con la strada, contribuendo a definire tenuta, stabilità e durata.
Per quanto memorizzare le marcature non sia semplicissimo, date le tante nomenclature, vediamo come poterle identificare e ricordare al meglio.
Come leggere le lettere R, D e B sulle gomme
Gli appassionati di auto e di veicoli da trasporto conoscono sicuramente il logo del fiocco di neve oppure la sigla 4S, che rappresentano gli pneumatici idonei per la percorrenza su strade innevate oppure ghiacciate. Le lettere R, D e B invece, sono meno conosciute, ma meritano altrettanta attenzione poiché si riferiscono alle strutture interne della gomma. Cosa significano concretamente?
Con la lettera R (Radial) ci si riferisce a una struttura radiale, particolarmente utilizzata negli pneumatici moderni. Nel caso specifico, i cordoni di acciaio all'interno dello pneumatico sono posizionati radialmente rispetto all'asse di rotazione. Grazie a questo design si possono ottenere tantissimi vantaggi, come la maggiore rigidità laterale e una migliore stabilità in curva. I prodotti di alta qualità riescono a garantire anche un comfort di guida superiore rispetto alle altre soluzioni; infatti, diventano la scelta ideale per chi possiede un'automobile oppure una moto.
Quando si utilizza la lettera D (Diagonal) invece, si intende uno pneumatico diagonale, che sebbene non sia tra i più comuni, in particolari settori trova un grande successo di vendite. Ad esempio, i veicoli commerciali oppure le macchine agricole sono usualmente equipaggiati con gomme Diagonal.
Nello specifico, i cordoni vengono disposti in diagonale, creando di fatto una struttura più flessibile. Grazie a tale caratteristica si possono sfruttare su superfici accidentate e ottimizzare per carichi molto pesanti. Le forze che agiscono sullo pneumatico vengono gestite al meglio soprattutto con una forte pressione della forza-peso.
Discorso diverso invece per la lettera B (Bias), che identifica una tecnologia ormai superata e oggigiorno quasi del tutto sparita nel mercato dell'automotive. Infatti, con questo sistema i cordoni sono disposti con un angolo di circa 45 gradi rispetto all'asse di rotazione. Per quanto potesse offrire un design innovativo fino a qualche anno fa, nel corso degli anni è stato sostituito da soluzioni più prestanti, come le strutture radiali oppure diagonali. Ancora oggi diverse auto montano gomme con marcatura Bias, ma con molta probabilità sono state realizzate tanto tempo prima oppure sono il risultato di fondi di magazzino.
Conoscere le sigle R, D e B, e di conseguenza la struttura degli pneumatici installati, consente di pianificare meglio le spese annuali di manutenzione e di ottenere sempre le migliori prestazioni a seconda delle esigenze.
Dimensioni, indice di carico e codice di velocità: come interpretarli
Oltre alle marcature appena citate: radial, diagonal e bias ci sono anche altre sigle che permettono di capire ulteriori caratteristiche dello pneumatico. Infatti, ogni gomma riporta una serie di numeri e lettere che consentono di ottenere informazioni molto utili per la scelta del set.
Prima di tutto si possono conoscere le dimensioni; infatti, tali indicazioni si riferiscono in particolar modo alla larghezza del battistrada, all'altezza del fianco e al diametro del cerchio. Per comprendere meglio come identificare tali dimensioni, vediamo un esempio pratico. Uno pneumatico con la marcatura 205/55 R16 evidenzia che è presente un battistrada largo 205 mm con un rapporto altezza/larghezza del 55% e con un cerchio che ha il diametro di 16 pollici.
Si può però conoscere anche l'indice di carico, cioè quel valore numerico che rappresenta il carico massimo che una gomma può sostenere. Rispettando il valore riportato sullo pneumatico si garantisce la sicurezza stradale e un'ottima durata dello stesso.
Tra le lettere e i numeri trascritti sulla gomma c'è anche il codice di velocità. In questo caso si tratta di un'altra lettera, come T, V oppure H (rispettivamente 190 km/h, 240 km/h e 210 km/h), che indica la massima velocità alla quale la gomma può viaggiare mantenendo il carico consentito dalla casa automobilistica. La gran parte delle city car, ad esempio, è munita di gomme con codice di velocità H, che equivale a un valore massimo di 210 km/h.
Il codice di velocità corretto è indicato nel libretto di circolazione del veicolo. In alternativa, si può verificare sulla scheda tecnica dello pneumatico stesso prima oppure dopo l'acquisto. Non è consigliabile montare pneumatici con un codice di velocità inferiore a quello riportato sul documento.
Queste indicazioni sono importanti poiché consentono di rispettare le specifiche minime di sicurezza stradale. Ignorare l'indice di carico oppure il codice di velocità può compromettere la propria sicurezza e quella altrui, generando incidenti che possono gravare sia sulle spese assicurative che su potenziali controversie legali con le persone coinvolte. Per quanto difficilmente un rivenditore professionale possa installare un set di gomme non conforme, è sempre consigliabile verificare che tutti gli indici e i parametri siano corretti prima di mettersi in viaggio.
Data di fabbricazione e altre informazioni essenziali sugli pneumatici
Le indicazioni principali evidenziate sugli pneumatici consentono, quindi, di avere un'idea chiara sulle prestazioni e sulla conformità del prodotto. Bisogna però sottolineare che ci sono ulteriori informazioni stampate sulla spalla delle gomme, utili tanto quanto la marcatura della struttura.
Analizziamo nel dettaglio quali sono e cosa indicano, per ottenere prestazioni eccellenti e massima sicurezza su strada.
Un'altra marcatura molto importante è la data di fabbricazione dello pneumatico. Questa è evidenziata con un codice di quattro cifre, ad esempio 1224, e significa che la gomma è stata prodotta nella dodicesima settimana del 2024. Spesso si trascura questo indicatore, ma è cruciale verificarlo per comprendere quale sia la capacità di deterioramento nel tempo del prodotto, anche se non è stato mai utilizzato. Si consiglia di non installare gomme più vecchie di 10 anni per non riscontrare perdita di prestazioni.
Ci sono però anche altre sigle da considerare, ad esempio M+S (Mud + Snow) oppure 3PMSF (Three Peak Mountain Snowflake) che consentono di capire alcune caratteristiche dello pneumatico. Nello specifico il simbolo M+S, tradotto in italiano come fango e neve, indica tutte quelle gomme progettate per garantire una trazione eccellente su superfici scivolose, come appunto neve e fango. Usualmente viene inciso su gomme 4 stagioni oppure invernali. Così come l'acronimo 3PMSF (Three Peak Mountain Snowflake), tradotto fiocco di neve su montagna a tre punte, che identifica uno pneumatico certificato per l'uso su neve severa, cioè che ha superato almeno il test di frenata su neve. In realtà, vengono eseguiti più test per la certificazione degli pneumatici su neve severa, ma dipende dal brand, dal modello delle gomme e dal Paese di riferimento.
La data di produzione e l'idoneità per condizioni climatiche specifiche consentono di scegliere al meglio gli pneumatici più adatti alle proprie esigenze. In questo modo si possono ottenere la massima sicurezza e affidabilità su strada.